sabato 23 marzo 2013

Sconti di Pasqua!!!




Per tutti coloro che prenoteranno dal 23 marzo al 30 aprile 2013 potranno usufruire degli sconti pasquali!!!

OFFERTA 1:
Prenotando un solo colloquio si potrà usufruire di una preconsulenza gratuita (tramite telefono o e-mail) e il colloquio a 60 euro anziché 70, con sconti sui colloqui successivi.
220 euro anziché 260 se si sceglie il pacchetto da 5 sedute+preconsulenza gratuita.

OFFERTA 2:
Per chi preferisce skype (la durata è di circa 30 minuti):
25 euro anziché 30 una sola seduta;
115 euro anziché 150 il pacchetto da 5 sedute.

OFFERTA 3:
Chi preferisce utilizzare le e-mail:
20 euro anziché 25 una sola e-mail;
90 euro anziché 125 il pacchetto da 5 e-mail.

OFFERTA 4:
Consulenze telefoniche (la durata è di circa 30 minuti):
20 euro anziché 25 una sola consulenza;
90 euro anziché 125 il pacchetto da 5 consulenze.

Per maggiori informazioni e prenotazioni contattate la dott.ssa Frisino al num. 393.2185760 oppure compilate il modulo di contatto sul sito web
www.studiopsicologiafrisino.it
alla voce "contatti".

venerdì 8 marzo 2013

Sportello Anticrisi.

E' attivo lo Sportello Anticrisi presso lo Studio di Psicologia e online dove una rete di professionisti (avvocati, medici, consulenti, psicologa) fornisce delle consulenze gratuite finalizzate ad uscire dal tunnel della crisi economica e sociale.

Poni il tuo quesito alla psicologa, dott.ssa Rossana Frisino, direttamente online o prenota una consulenza al numero 393.2185760.


http://www.anticrisi.biz/










"Affrontiamo insieme la crisi"...

lunedì 14 gennaio 2013

Promozione anno nuovo!

E' appena iniziato il nuovo anno e ognuno di noi sta cercando di mettere in pratica i buoni propositi che si ripresentano come un orologio svizzero! "Voglio dimagrire"..."Mi iscrivo in palestra"..."Voglio sciogliere questo nodo alla gola"..."Inizio un percorso su me stessa"..."Devo risolvere quel problema una volta per tutte"..."Anno nuovo vita nuova!"...

Per tutti coloro che prenoteranno un colloquio entro febbraio potranno usufruire del "primo colloquio gratis"!!!
Per info e prenotazioni telefonare al num. 393.2185760.







https://www.facebook.com/pages/Alimentazione-Benessere-psicofisico-dssa-Rossana-Frisino/285740951522388

venerdì 7 dicembre 2012

AFFRONTA LE VACANZE DI NATALE IN FORMA!

Preparati ad affrontare i prossimi giorni di pranzi e abbuffate natalizie, resta in forma ed evita di prendere kg in eccesso!

Regalati un momento solo per te e per il tuo benessere psicofisico.

Prenota un colloquio conoscitivo gratuito (possibile anche via mail, skype, telefono).


"Perchè ogni cosa ha inizio dalla testa..."

https://www.facebook.com/pages/Alimentazione-Benessere-psicofisico-dssa-Rossana-Frisino/285740951522388


sabato 10 novembre 2012

Perché le diete falliscono??? Gli errori di chi si mette a dieta.

 Articolo a cura della dott.ssa Rossana Frisino.

Spesso sentiamo pronunciare la fatidica frase: “Basta, da lunedì mi metto a dieta!” oppure: “Da domani dieta ferrea e palestra...e questa sarà la volta buona che dimagrisco!”
Alzi la mano chi tra di voi non ha mai pronunciato frasi di questo tipo per poi ritrovarsi, sempre nella medesima situazione: intraprendere una dieta dimagrante restrittiva, perdere peso, riuscire a mantenere il peso forma per un certo periodo di tempo per poi ritrovarsi nuovamente a “cedere” alla passione del cibo, riprendere tutti i chili persi con tanto sacrificio, abbandonare definitivamente la dieta di mantenimento per poi decidere di cominciare con una nuova dieta efficace e veloce.
E allora via con la dieta Dukan, la dieta a zona, la dieta dei colori, ecc...lasciandosi travolgere sempre dalle stesse promesse e cioè quella di dimagrire velocemente e con pochi sforzi! Nell’infinito mare magnum di diete dimagranti efficaci, al di là delle differenze di contenuto che intercorrono tra una e l’altra, esiste una caratteristica che le accomuna, vale a dire l’impossibilità a mantenere per un lungo periodo di tempo le restrizioni imposte dalla dieta.




I principali errori commessi da chi si mette a dieta:

Errore numero 1: L’effetto trasgressione: più divieto-più desiderio.
Chi è a dieta avrà fatto l’esperienza di ritrovarsi a sperimentare, semplicemente richiamando alla mente un cibo vietato dal proprio regime alimentare perché eccessivamente calorico, una serie di reazioni fisiologiche in grado di innescare un dirompente desiderio nei confronti del cibo bandito. Cosa si nasconde dietro questo meccanismo? Il desiderio irrefrenabile nasce semplicemente dal divieto che noi stessi ci siamo autoimposti con la dieta. Più una persona assume un atteggiamento rigido e di divieto assoluto nei confronti dei cibi calorici, tanto maggiore sarà il desiderio e la forza con la quale ci si ritroverà a trasgredire. Consiglio: evitate di selezionare rigidamente i cibi all’interno della vostra dieta e iniziate a pensare e ad accettare l’idea che dentro di noi, accanto ad una parte razionale, quella che possiamo controllare, esiste una parte molto più viscerale e istintiva, che ama abbandonarsi ai piaceri della vita, cibo compreso.

Errore numero 2: L’effetto condanna: il successo apparente.
Con questa tipologia di errore si fa riferimento ad una delle caratteristiche più subdole delle diete. Più precisamente per successo apparente si intende il perdere realmente peso nel corso della dieta stessa, riuscire a mantenere il peso forma per un po’ di tempo per poi tornare a trasgredire e riprendere i chili persi; a questo punto la persona, frustrata e delusa da se stessa, abbandona definitivamente la dieta per ritornare, più avanti, “alla carica” con una nuova dieta dimagrante. Tutta la dinamica è frequentemente accompagnata da un continuo alternarsi tra la sensazione di successo e illusione di aver raggiunto il proprio obiettivo e la sensazione di frustrazione e delusione nel momento in cui si rimpiomba nel vortice del cibo. Questo copione fallimentare tende a ripetersi frequentemente con il conseguente e noto effetto yoyo, oltre alle ripercussioni a livello di autostima (“sono una persona debole”, “sono incapace a raggiungere i miei obiettivi”).

Errore numero 3: L’effetto evitamento: per evitare le sensazioni rinuncio alle sensazioni.
Questa tipologia di errore è commessa, principalmente, da quelle persone che, proprio grazie all’evitamento completo sono riuscite a mantenere il loro peso ideale ma pagando tutto ciò a caro prezzo. In che senso? Chi ha raggiunto l’obiettivo di perdere chili velocemente attraverso il divieto costante di avvicinarsi ai cibi considerati pericolosi, solitamente tende a rinunciare a tutte quelle sensazioni che possono in qualche modo richiamare il piacere connesso al cibo e non solo (ad una cena al ristorante, per esempio, ordinano sempre e soltanto cibi dietetici e guardano con espressione mista fra tristezza e disgusto chi si lascia abbandonare ai piaceri della tavola). La falsa credenza che si nasconde dietro questo tipo di comportamento è la convinzione che essere magri equivalga ad essere più belli e desiderabili agli occhi degli altri. In realtà, l’eccessivo controllo esercitato per dominare e tenere a bada l’impulso di cedere al cibo e a qualsiasi altra forma di piacere, trasforma queste persone in soggetti “freddi”, privi di fascino. Emerge, dunque, come l’obiettivo finale che la persona si è posta (piacere agli altri), in realtà non venga raggiunto. Inoltre, un atteggiamento “ascetico” di questo tipo può essere considerato, in alcuni casi, predittore di un disturbo del comportamento alimentare come l’anoressia nervosa, caratterizzata dall’esclusione totale di ogni forma di piacere.

Errore numero 4: L’effetto ribellione: poiché non ci riesco mi lascio andare.
Chi cade nel circolo vizioso delle diete inefficaci, rischia di andare incontro ad una soluzione erronea e dannosa: dopo numerosi tentativi di diete fallite, demoralizzati e frustrati, la persona può decidere di abbandonarsi completamente alla soddisfazione totale del piacere culinario. Ciò significa che, oltre ad interrompere l’attività fisica, queste persone, senza nessuna via di mezzo, si lasciano travolgere, senza alcun tipo di freno, alla passione del cibo. E’ come se placassero il loro senso di frustrazione, di fallimento e di inadeguatezza tuffandosi in tutto quello che erano riusciti, senza risultato, a tenere a bada con la dieta dimagrante. Numerosi sono, inoltre, gli studi che testimoniano come questo sia l’atteggiamento tipico dei giovani delle nuove generazioni, sempre più in sovrappeso e a rischio obesità.

Errore numero 5: L’effetto lotta continua, devo consumare più di quanto mangio.
Un’altra tentata soluzione inefficace messa in atto da chi è perennemente a dieta è rappresentata dall’ossessione dell’esercizio fisico e della palestra. La credenza erronea che si nasconde dietro questa categoria di comportamento è la convinzione di aver trovato nella palestra e negli estenuanti esercizi fisici il modo per potere bruciare calorie velocemente. A partire da tale credenza il passo a trasformare la ginnastica in vera e propria ossessione, da dovere fare obbligatoriamente, ogni giorno, per almeno un’ora circa, è breve. Ma cosa succede quando innesco un meccanismo di questo tipo? Il più delle volte, a causa dello sforzo compiuto, si assiste nella persona ad un aumento della sensazione di appetito. Più si mangia, inoltre, più ci si dovrà sottoporrei a duro esercizio fisico fino a che, distrutti dalla stanchezza, non si giunge al crollo definitivo, con il conseguente abbandono di ogni tipo di attività fisica. Ancora una volta il senso di sconfitta è dietro l’angolo.

Errore numero 6: L’effetto idraulico: se mangio troppo vomito.
Accanto alla ginnastica estenuante, una pericolosa e subdola modalità utilizzata da chi desidera perdere peso o mantenerlo, senza dover rinunciare ai piaceri del cibo, è la pratica del vomito autoindotto. I vantaggi che comporta una pratica di questo tipo non sono indifferenti, dal momento che consente non solo di abbandonarsi totalmente ai piaceri della tavola ma permette anche di mantenere il peso forma o addirittura di dimagrire. Questa tentata soluzione rappresenta l’errore più pericoloso, visto che può trasformarsi a tutti gli effetti in una compulsione basata sul piacere, conosciuta come disturbo da vomito o vomiting, che finisce col diventare un disturbo del comportamento alimentare ben strutturato a cui la persona non può e non riesce a rinunciare e con tutte le conseguenze negative, fisiche e psicologiche, che un disturbo di questo tipo provoca. Può anche sfociare nel quadro sintomatico della bulimia nervosa.

Errore numero 7: L’effetto delega: la pasticca miracolosa.
Rientrano in questa categoria tutte quelle persone che riconoscono di possedere poca volontà e di non essere in grado di affidarsi alla proprie capacità o, ancora, chi si è arreso totalmente dopo un numero indefinito di diete fallite. Quale soluzione migliore, in casi come questi, se non l’uso di una “magica” pillola dimagrante? Di fronte ad eventi che non si è in grado di gestire, solitamente, l’uomo tende ad affidarsi, attraverso un processo di autoinganno psicologico, a prodotti ed oggetti “magici” in grado di proteggerci e renderci forti. La situazione, nel caso dei prodotti dimagranti, si complica ulteriormente dal momento che le case farmaceutiche e i mass media tendono a presentare tali prodotti come l’esito di studi scientificamente precisi ed efficaci, motivazione questa in grado di spingere molta gente a delegare ad una pillola il raggiungimento di quello che dovrebbe essere un obiettivo frutto delle proprie azioni. Le conseguenze provocate da chi decide di affidarsi ad un aiuto esterno, a livello di autostima, oltre che, talvolta a livello fisico, non sono di certo indifferenti.

Verso soluzioni più efficaci…
Essere a conoscenza dei più comuni errori commessi da chi decide di mettersi a dieta non deve rappresentare un motivo di sconfitta. A partire da questi, infatti, bisogna trovare le strategie più efficaci per ognuno di noi: il primo passo è riconoscere che molto spesso la dieta non basta da sola a darci le motivazioni per perdere peso; spesso sappiamo cosa e quanto mangiare ma non abbiamo stimoli ad intraprendere il percorso più idoneo per la nostra salute.
Affidarsi ad un percorso psicologico significa intraprendere un nuovo approccio ai problemi legati al cibo, al comportamento alimentare e al peso corporeo come valido aiuto per ritrovare il proprio equilibrio e benessere psicofisico. Lo psicologo del comportamento alimentare può affiancare il nutrizionista attraverso un approccio integrato che mira al cambiamento delle abitudini alimentari e dello stile di vita del soggetto.



Nardone G. “La dieta paradossale, sciogliere i blocchi psicologici che impediscono di dimagrire e mantenersi in forma”, Ponte delle Grazie, 2007.

domenica 4 novembre 2012

Promozione: Colloquio conoscitivo gratuito!!!

Lo Studio di Psicologia della dott.ssa Frisino lancia una nuova promozione: Colloquio conoscitivo gratuito!!! - anche tramite mail, telefono o skype -




N.B.:  Il colloquio conoscitivo ha una durata di 20-30 min. circa e lo scopo è quello di conoscere il problema presentato e proporre il percorso più adeguato ad ognuno. Non equivale perciò al primo colloquio che ha un costo a parte. I colloqui e le consulenze saranno svolti nello studio in piazza Sempronio Asellio n. 7, presso il CISP.
Per prenotazioni e informazioni chiamare il n. 393.2185760.

lunedì 1 ottobre 2012

Promozione gruppi di auto mutuo aiuto!!!

Ad ottobre 2012 partiranno i gruppi di auto mutuo aiuto per:
- pazienti obesi (come sostegno alla perdita e al mantenimento del peso corporeo);
- pazienti con disturbi del comportamento alimentare (DCA);
- genitori e familiari di pazienti obesi o con DCA.
Sono previsti incontri informativi con la nutrizionista.

Coloro che prenoteranno una consulenza avranno uno sconto del 20% sui colloqui individuali finalizzati all'inserimento nei gruppi.




Cos'è un gruppo di auto mutuo aiuto?

Il Gruppo di auto mutuo aiuto (A.M.A.) è una esperienza intensiva di gruppo che ha lo scopo di favorire la crescita psico-emotiva dei partecipanti e le loro abilità relazionali. Viene posta l’attenzione sul postulato che ogni essere umano ha bisogno degli altri dal momento che i bisogni fondamentali sono quelli dell’essere compreso, accettato, accolto, rispettato, amato.
Inoltre il riconoscimento e l’accettazione dell’altro, considerato simile, facilita un’apertura immediata e diretta.
Il gruppo A.M.A. è innanzitutto un gruppo che si forma per fornirsi reciproca assistenza tra persone che hanno un problema in comune.
Lo scopo essenziale del gruppo di auto mutuo aiuto è di dare, a persone che vivono in situazioni simili, l’opportunità di condividere le loro esperienze e di aiutarsi a mostrare l’uno all’altro come affrontare i problemi comuni.
Difatti, all’interno del gruppo ciascuno sforzo individuale teso alla risoluzione di un proprio problema diventa contemporaneamente sforzo per risolvere un problema comune.
Ciascuno riceve aiuto e contemporaneamente dà aiuto. Si verifica una sorta di effetto: chi dà aiuto in realtà ne riceve e chi cerca di modificare una persona in realtà lavora su se stesso nel rapporto con l'altro.